Scopriamo la Differenza tra Cellulite ed Edema (ritenzione idrica)

Iniziamo con alcune nozioni basilari per comprendere la differenza tra cellulite e ritenzione idrica.

Conoscenze utili per contrastare in modo efficace il tuo problema.

Cosa è la cellulite?

La cellulite è accumulo di grasso localizzato nel tessuto sottocutaneo.

Il grasso riempie le cellule adipose aumentando il loro volume, in modo che queste spingono sui tessuti.

 Creando il così detto effetto buccia d’arancia.

Quando hai i buchi della cellulite, hai un accumulo di grasso. Comprendere questo aspetto ti permette di adottare la strategia corretta per affrontare il problema.

La ritenzione idrica, è un accumulo di liquidi nel sottocute.

Se con la cellulite bisogna porre attenzione all’apporto calorico nutrizionale, per ridurre il grasso accumulato.

Nel caso della ritenzione, bisogna favorire il microcircolo, il ritorno venoso, la parte deputata allo scarico degli arti inferiori.

La cellulite si accumula, un po’ ovunque.
Fianchi, cosce, addome, braccia (ali di pipistrello), dove abbiamo maggiori depositi di grasso.

Ognuna di noi per caratteristiche genetiche/strutturali avrà un accumulo maggiore sulla parte inferiore, denominando questa configurazione ginoide. Mentre un accumulo sulla parte superiore, braccia e addome, definito androide.

L’attività fisica è fondamentale per agire in modo mirato su tutto il corpo, in abbinamento ad una sana, corretta e bilanciata alimentazione.

La ritenzione solitamente si presenta con un accumulo di liquidi negli arti inferiori, perché maggiormente sollecitati, sia per la staticità dovuta alle nostre professioni. Sia che stiamo molto in piedi.

Impedendo un ritorno venoso/linfatico adeguato.
Se stiamo sedute ostacoliamo il deflusso per la chiusura nei punti cruciali: cavo popliteo (retro ginocchio), area inguinale, chiusura del diaframma per un aumento della cifosi (gobba dorsale) quando siamo sedute.

In entrambe i casi abbiamo un accumulo di liquidi, evidenziandosi con il segno del calzino nella regione della caviglia, piedi gonfi.

Con l’arrivo del caldo, della bella stagione il problema aumenta.

Ecco perché  definire la tua problematica tra le due,
puoi essere in presenza della sola cellulite, della sola ritenzione idrica oppure di entrambe.

ti permette di definire come intervenire con un approccio mirato per contrastare uno dei due fenomeni oppure entrambi.

Come avrai già intuito le due possono andare a braccetto. Una non esclude l’altra.

Quando c’è cellulite c’è anche ritenzione.
Quando c’è ritenzione c’è anche cellulite.

L’aspetto più importante da contrastare è la cellulite. La cellulite è un processo di degenerazione che avviene nel tempo. Manifestandosi per stadi:

 

      • primo stadio: cellulite edematosa, è caratterizzata da una leggera irregolarità cutanea.

      • secondo stadio: la cellulite diventa più evidente e si diagnostica come cellulite Fibrosa.

      • terzo stadio: Cellulite Sclerotica molle. Il tessuto connettivo può essere ancora più rigido rispetto alla fase fibrosa, ma la pelle può apparire meno rugosa rispetto alla cellulite sclerotica avanzata.

      • Quarto stadio: Questo è il grado più avanzato della cellulite e si chiama cellulite Sclerotica. La pelle mostra noduli più grandi, sporgenti e profondi. L’aspetto a “buccia d’arancia” è chiaramente visibile anche a riposo e può presentarsi dolore oltre al disagio.

    Ci vuole tempo per ridurre la modifica strutturale dovuta alla cellulite.
    Impensabile ottenere risultati dall’oggi al domani con l’applicazione di una semplice crema o di diete devastanti.

    Diverso è il problema per la ritenzione idrica. Sbalzi ormonali, poco o troppo (!) allentamento, alimentazione errata oppure carica di sodio, poca idratazione. Sono tutti fattori che, se alterati anche per pochi giorni, porta ad una manifestazione immediata della ritenzione idrica.

    Fenomeno apparentemente provvisorio, più facile da ridurre.

    I rimedi.

    In entrambe i casi è fondamentale seguire:

    Un allenamento corretto sia da un punto di vista di frequenza che di carichi. Per questo motivo, rivolgiti ad una persona competente per affrontare il problema. Non fare di testa tua, non andare a correre perché peggioreresti la situazione.

    Devi agire sull’aumento del metabolismo, diminuzione della massa grassa a favore di un aumento della massa magra.

    Questo ti permetterà un aumento del tuo metabolismo basale e come effetto secondario positivo, quello a cui si pone abitualmente ed erroneamente al primo posto, di modellare le tue forme.

    Una programmazione corretta eviterà l’aumento dell’infiammazione dei tessuti, in caso contrario andrà ad amplificare il problema della ritenzione idrica.

    Il corpo, in caso infiammazione ha un accumulo di tossine, per poterle gestire, trattiene i liquidi.

    Camminate estreme in montagna, escursioni prolungate in bicicletta, il giorno dopo potresti avere qualche chilo, in più con la sensazione delle gambe pesanti, perché il tuo corpo sta gestendo l’infiammazione derivante dall’eccesso di attività fisica a cui non è abituato.

    E… da non sottovalutare, se non hai mai fatto attività fisica costante, regolare, partire da  intensità 0 a 100 indurrebbe il tuo corpo ad una eccessiva produzione di radicali liberi responsabili dell’invecchiamento.

    L’alimentazione ha un ruolo importantissimo, deve essere corretta e bilanciata.

    Spesso molte Donne sono convinte di mangiare bene, invece stanno commettendo errori madornali.

    Per entrambe le problematiche è importante inserire frutta e verdura. La fibra permette un senso di sazietà regolando quindi l’apporto calorico, favorisce l’idratazione corporea. Si sa che per eliminare l’acqua bisogna introdurre acqua, da cibo o bevande.

    Attenzione però a non cadere negli eccessi della fibra. Perché anche questo può portare a delle conseguenze.

    Un eccesso di fibra può portare:
    ad uno squilibrio della flora intestinale, aumentando il gonfiore addominale.
    La fibra, può essere un alleata per la peristalsi intestinale, favorendo il transito, quando è in eccesso va a discapito dell’assorbimento di molti nutrienti.

    Cibi preconfezionati nascondono alte dosi di:  sale, zuccheri, grassi trans.
    Andrebbero ad accumularsi sotto forma di cellulite, ritenzione idrica, infiammando il tuo corpo ulteriormente.

    La postura è un altro tassello importante di questo complesso mosaico.

    Una postura statica, accavallare, incrociare le gambe, una mancanza di elasticità della muscolatura degli arti inferiori, influenzano negativamente l’attivazione della pompa plantare, il ritorno venoso/linfatico, peggiorando le due problematiche.

    Questo spiega l’importanza dello stretching e dell’allungamento muscolare dell’arto inferiore, bacino, zona lombosacrale.

    Lo stress. Altro elemento da non sottovalutare. Una corretta gestione atta alla riduzione degli eventi stressogeni permette un miglioramento della cellulite.

    Quando sei stressata hai la tendenza a:
    saltare i pasti, mangiare in modo compulsivo, ricercare la soddisfazione emotiva attraverso cibi spazzatura. Un igiene del sonno alterata.

    Riuscire ad avere un buon riposo notturno, dedicare del tempo alla respirazione diaframmatica, ottieni i seguenti benefici:

    Con questo semplice esercizio respiratorio, attivi i recettori del sistema nervoso centrale atti al rilassamento.

    Rilassi il diaframma premettendo al ritorno venoso e linfatico, degli arti inferiori, di proseguire il percorso senza ostacoli.

    Abbassi i livelli di cortisolo nel sangue, ormone dello stress che se presente per brevi istanti, è salutare. Avere livelli alti, protratti, anziché ridurre lo stato infiammatorio induce a cronicizzarlo.

    Ricapitolando:

        • allenamento gestito correttamente,

        • alimentazione equilibrata, né restrittiva né con eccessi

        • buona idratazione,

        • buona postura,

        • gestione dello stress.

      Come ultimo suggerimento, inserire sessioni di massaggio -REGOLARI- con scopi mirati:

          • riduzione dello stress, favorendo l’abbassamento del cortisolo

          • ridurre le tensioni muscoloscheletriche per favorire una buona “plasticità” tissutale dei muscoli degli arti interiori, sblocco delle tensioni del tronco, per favorire il deflusso venoso/linfatico

          • massaggio linfatico MANUALE per sostenere il sistema, favorendo l’eliminazione dell’edema.

          • Per potenziare l’effetto del massaggio  linfatico manuale, ho due alleati preziosi da poco realizzati da un laboratorio di cosmesi naturale. Allo scopo di favore la riduzione dell’infiammazione dei tessuti, stimolare il microcircolo, ad  effetto tonificante snellente.

        Contattami per prenotare le tue sedute di massaggio
        allo 079 890 89 88

        Ci vediamo in studio.

        A presto.
        Michela Bolis

        Dipl. Massaggi Terapeutici, Massaggio; Drenaggio Linfatico Manuale, Massaggio delle Zone Riflesse del Piede, Terapia Cranio Sacrale.

        Spec. TFG Terapia Funzionale Globale, tecnica di riequilibrio muscolo scheletrica.

        Insegnante Massaggio Infantile Certificata AIMI
        Consulente per il sonno per i bambini dai 0 ai  3 anni.

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